
Biografia
Cristina Alessandro, scrittrice.
Cristina Alessandro è nata e vive a Milano. Incuriosita dalla vita, la scrittura le permette di esprimersi e canzonare le incongruenze quotidiane. Le vicende che racconta appartengono a ognuno di noi, storie in cui risulta semplice immedesimarsi. Nel tempo libero ama viaggiare, studiare le lingue straniere e praticare kick boxing. Il tutto senza trascurare la sua vera palestra: i concorsi letterari.
Nel 2018 ha pubblicato con Edizioni della Goccia la raccolta di racconti “Innamorarsi è una follia socialmente accettabile” e nel 2020 il romanzo “C’è del marcio in zona Brera”. Il noir ha ricevuto due menzioni d’onore come romanzo edito, prima al Premio Culturale Internazionale Unicamilano e poi al IV Concorso Artistico Letterario Nazionale Ars Mea.
La collaborazione con l’Agenzia letteraria Storie di Libri di Pasquale Cavalera ha dato vita nel 2022 a “Posologia dell’anima”.
Bibliografia

Posologia dell’anima, di Cristina Alessandro. Storie di Libri, prima edizione anno 2022. Storie.
Storie come brandelli di cuore, percorsi differenti, sfide. In questo viaggio che mette in primo piano le nostre vite vengono raccontate vittorie e sconfitte, aspirazioni diverse, senza giudizi o presunzione. Non si può definire un sentire giusto o sbagliato perché è solo un approccio, un tentativo di trovare risposte, costretti a percorrere un itinerario senza ritorno, beffati da un’inebriante illusione che impedisce di coglierne il senso, di svelarne il mistero.
Magari ci fosse una posologia per curare l’anima, un bugiardino con indicazioni utili o una terapia miracolosa. A conti fatti si procede a tentoni e ognuno improvvisa come può, perché non esiste rimedio universale adatto a sanare il male di vivere.
Però noi almeno, proviamo a indagare.

C’è del marcio in zona Brera, di Cristina Alessandro. Romanzo, anno 2018.
La storia si consuma a Milano, tra la portineria e gli appartamenti di uno stabile d’epoca in zona Brera. Lo spaccato di realtà evidenziato, quello di tutti i giorni. La vita è un caleidoscopio dalle molteplici combinazioni: forme e colori di una società variopinta. Ognuno con le proprie maschere, con una rispettabilità da salvaguardare. L’eterno braccio di ferro tra essere o apparire, tra verità e menzogna.
Le fragilità dei numerosi personaggi vengono analizzate attraverso il microscopio dell’ironia, senza eccessiva malizia, quasi con un briciolo di tenerezza, visto che l’umanità è soggetta alla medesima sorte. Tra le rassicuranti pareti di casa o la guardiola di una portineria ci si rivela per quel che si è, senza filtri. Immaginare poi un palazzo di lusso sorto laddove in passato pulsava un microcosmo di lasciva vitalità, quello delle case di tolleranza, ha un che di paradossale.
La protagonista attorno alla quale tutto ruota è Mariuccia la portiera, donna semplice, ingenua patologica e manipolabile come una trottola. Tutti la fanno “pirlare” quasi fosse un insulso balocco. Mai sottovalutare persone o circostanze: non sempre la scia degli eventi segue un andamento prestabilito. Il caso o la beffa del quotidiano, talvolta, ne sovvertono l’equilibrio e si prendono gioco di noi. Allora tutto si complica.
Non è un giallo, eppure il romanzo parla dell’improvvisa scomparsa della portiera e inizia in “media res”. Tutto si svolge in un arco temporale di tre giorni, quasi un atto unico teatrale, gli ambienti narrati per lo più in interna, con qualche eccezione in esterna. Un repentino andirivieni tra passato e presente nel tentativo di formulare ipotesi plausibili su quel che le è accaduto. Intrighi, pettegolezzi, confessioni scomode: ogni condomino ha da nascondere i propri panni sporchi e potrebbe essere coinvolto nella sparizione della donna. Alla fine la verità è svelata solo a chi se lo merita, ma l’inverosimile conclusione della vicenda, che lascia adito a più considerazioni, rappresenta la rivincita degli “invisibili”.

Innamorarsi è una follia socialmente accettabile, di Cristina Alessandro. Racconti, anno 2018.
Nella raccolta di racconti brevi “Innamorarsi è una follia socialmente accettabile” ho cercato di indagare gli istinti primari che regolano i rapporti di coppia, di mettere a nudo fragilità, tormenti, disillusioni, paure e sogni di chi ancora, nonostante tutto, si abbandona al sentimento. Ognuno a modo suo, come può o riesce. L’analisi delle fragilità più comuni, talvolta spietata, si sforza di non giudicare, perché nessuno è immune dalla fascinazione di una follia socialmente accettabile come l’amore, appunto. Cristina Alessandro