Biografia

Francesca Andruzzi, scrittrice.
Francesca Andruzzi è nata a Roma. Avvocato e giornalista pubblicista, collabora con il quotidiano on line Centritalianews. Autrice di Tre donne e un mistero (2019), Uomini all’alba (2020), Rimando (2021), Buoni e Cattivi (2021), Le Rime del Triennio Infame (2023).

Bibliografia

Le Rime del Triennio Infame, di Francesca Andruzzi. Opera curata e garantita da Storie di Libri. Collana: Le poesie.
Prefazione di Raffaella Scorrano. Francesca Andruzzi elabora con ironica perspicacia e sarcasmo un’analisi del linguaggio “comunemente corretto”, dal quale è stato avviato un percorso di assurda modulazione del mondo, che nell’uso di quei termini si specchia. L’autrice adotta, di contro, un modello argomentativo-concettuale ideale con una logica coerente ai Principi, ma in quanto tale difforme, per forma e sostanza, dallo svolgimento ineluttabilmente infido dei fatti accaduti. Non è questo, dunque, il miglior mondo possibile, tuttavia al suo interno occorre tutelare e difendere la libertà e l’autonomia morale e discernitiva da ogni “paradigma pre-definito”.
Presentazione di Francesca Andruzzi. Già dai primi tempi della chiusura forzata, qualcosa non tornava, non quadrava. Ma eravamo distanziati, separati, lontani. Isolati. Le pagine virtuali sono state utili per comprendere come non fossi l’unica a percepire una realtà non corrispondente alla narrazione prevalente. Nel farlo presente, molto spesso, si rischiava di essere fraintesi. Migliaia di persone, soprattutto nel nord Italia, erano entrate in ospedale con le loro gambe e ne erano uscite racchiuse in un’urna. Ripercorreremo insieme gli eventi del triennio infame con un sorriso, anche se, a volte, amaro. Abbiamo assistito a gravi violazioni della libertà e a gravi contraddizioni; condizionati, forse, da un sentimento di paura, abbiamo trovato giustificazioni a ciò che, spero ardentemente, non succeda mai più. Per conservare, insieme a Voi, memoria di ciò che è accaduto.

Buoni e cattivi, di Francesca Andruzzi. Racconti.
Con questa strepitosa silloge di racconti Francesca Andruzzi si concede l’opportunità di esprimere la sua visione sul genere umano e lo fa porgendo con cura ai lettori una ricetta raffinata e prelibata, un vero e proprio miracolo di gastronomia, cucinata con consueto mestiere e indubitabile competenza. Un serraglio di ritratti di varia umanità, che, proprio come la vita, a volte ci fa sorridere maliziosamente, a volte decisamente ridere, spesso meditare sul nostro destino e sulla significanza dei nostri comportamenti.

Rimando, di Francesca Andruzzi. Poesie.
Vi sono versi roboanti, appariscenti, di effetto, quasi un vestito sgargiante che cattura lo sguardo. Poi vi sono versi di altro genere: sobri, manierati, quasi sussurrati, ma che hanno il pregio di andare oltre la vista e di raggiungere l’anima e colà sopirsi, in attesa di un risveglio, che non avviene solo in occasione del “Desio che intenerisce il core”, ma si manifesta più e più volte, ogni giorno della nostra vita, dinanzi alla grandiosità di un paesaggio, al mendicante che dorme dentro un loggiato, alla ineluttabilità della morte, al miracolo di una nascita. In sintesi, dinanzi al significato profondo dell’esistenza.

Uomini all’alba, di Francesca Andruzzi. Racconti.
Una raccolta di racconti, ognuno dei quali vede protagonista un uomo dei nostri tempi. Diversi tra loro, li accomuna il coraggio di affrontare una situazione particolare della vita, che tingerà di “giallo” il presente, costringendoli a effettuare una introspezione che inciderà su rapporti e sentimenti futuri.

Tre donne e un mistero, di Francesca Andruzzi. Racconti.
Nei racconti di “Tre donne e un mistero”, ispirati dall’odioso fenomeno della violenza di genere, tre donne dei nostri tempi si troveranno ad affrontare situazioni drammatiche, che le porteranno a indagare pur di recuperare la loro vita. La vita di Paola, giornalista, viene sconvolta quando, suo malgrado, risulterà coinvolta nell’omicidio della sua anziana vicina di casa. Margherita, abbandonata dal marito dopo vent’anni di matrimonio, stringerà un rapporto quasi materno con un suo alunno problematico. La scomparsa di quest’ultimo la porterà a scontrarsi con una realtà terribile. Ursula, femme fatale e mangiatrice di uomini, a poco più di trent’anni subisce un trapianto di cuore. Il suicidio di una sconosciuta, avvenuto davanti ai suoi occhi, la condurrà in una spirale di odio, risentimenti e tradimenti, dalla quale potrà uscire contando solo su sé stessa.

Un pensiero su “Francesca Andruzzi”
  1. Seguo Francesca da qualche anno con grandissima simpatia; non ci siamo mai viste, ma ci siamo parlate e abbiamo frequenti contatti sulle piattaforme virtuali. La stimo per le sue competenze, la sua bravura nello scrivere storie e far poesia, spesso satirica, sempre intelligente. Ho alcuni suoi libri e mi procurerò quelli che mi mancano; la seguo nelle sue letture, simpatiche e attente a studiare e analizzare la realtà, bacchettando i prepotenti, i presuntuosi, i leccapiedi e quelli che invitano gli altri ad esserlo. È profondamente leale, onesta e coerente. Mi piace per queste sue doti e per questo sono fiera dell’amicizia che mi accorda, che mi onora!

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