Altrovento

Stefano Cisternino, poesie.
In tutti i componimenti di codesta silloge, trapela l’esigenza di significato, ossia di attribuire valore alle emozioni che scaturiscono dai fatti e dalle parole. Ciò, in quanto i presupposti di un vissuto sensato anelano a un richiamo centrato su quesiti intimi e profondi. Questo, infatti, è il punto focale della riflessione: essere o non essere. E non perché il dubbio amletico semplicemente drammatizza, ma in quanto la risposta accompagna il soggetto sulle leggiadre connotazioni poetiche del vissuto rappresentativo dell’essere qui, in un mondo che si deve fare altra dimensione per approdare sulle agognate sponde di un altrove promesso.
La penna, chiara e scorrevole, di Stefano Cisternino ritrae sovente le “cose che accadono”, essendo lui un perspicace osservatore. Tale è il suo riscontro della realtà, da riuscire a fotografarla per iscritto, ponendo l’attenzione come un inciso necessario, in quanto serve per mettere un punto. Pensare. E decidere come procedere. Perché, si badi bene, quello che Stefano fa notare è qualcosa di imprescindibile, laddove l’intento consiste nel ri-comporre il libro della vita personale. Ciò gli dona il privilegio di esprimere profonde riflessioni, sia in versi che in prosa, la cui dote narrativa si esplica nel corso della stesura, profondendo nel lettore un sentimento autentico di partecipazione e condivisione. (Breve estratto dalla prefazione di Raffaella Scorrano).
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