
E di nuovo venne l’alba, di Maria Campeggio. Opera curata e garantita da Storie di Libri. Collana: Le poesie.
Dalla prefazione del Professore Onorario nell’Università del Salento Hervé A. Cavallera. Maria Campeggio ha raccolto in E di nuovo venne l’alba un corpo di poesie che rappresenta in maniera suggestiva, attraverso immagini-stati d’animo, la sua visione della vita ed è anche, per tanti aspetti, un’autobiografia di sentimenti, di attese, di gioie, di delusioni. La raccolta è di vasto respiro e i temi sono diversi, sì da non potersi sintetizzare in poche righe, affidando al lettore il senso dei richiami e dei collegamenti, peraltro implicitamente ben presenti nella struttura del testo. Il tutto in un’atmosfera che vaga tra l’onirico e il reale, tra il ricordo e l’attesa.
La raccolta poetica di un’Autrice, già meritevole di vari apprezzamenti, è sotto tale profilo la testimonianza che della poesia, come delle altre forme veramente artistiche, non si può fare a meno perché non ripresenta quello che ognuno di noi è, in quanto tale, diverso rispetto al proprio prossimo, ma illustra l’aspetto unificante che è quello del sogno, di un sogno inteso nel senso più alto: quello di andare oltre i confini della propria particolarità e di intendere ciò che ci circonda, in un collegamento spirituale con l’altro, in uno stupore di fronte alla bellezza dei paesaggi che riescono a generare un dialogo interiore. Sono attimi intensi, che non scompaiono e anzi vivono come fonte che si vuole daccapo sgorghi nell’animo nostro.
Da subito, a colpo d’occhio, i colori della copertina e il titolo trasmettono un senso di pace e tranquillità. Bellissima raccolta di poesie di Maria Campeggio, parole cariche di sentimento, delciatezza e significato, dove si percepisce l’amore che la poetessa nutre per la sua Terra, il mare, la famiglia. A volte c’è anche sofferenza in questi versi, ma basta girare pagina per ritrovare parole di speranza e ottimismo, rivolte all’alba che verrà il giorno dopo.